Alberto Puviani, compositore di Musica orchestrale e Ambient
Intelligenza artificiale si, intelligenza artificiale no.
La musica ,grazie all'elettronica sempre più evoluta , ha raggiunto negli anni livelli impensabili fino a qualche anno fa , questo è un gran bene per chi vuole spingere gli orizzonti musicali il più lontano possibile, ovviamente. E questo vuol dire lasciare più ampi spazi alla creatività e alla fantasia di chi produce musica, però l'artista è l'artista e le atrezzature sono atrezzature e i ruoli devono rimanere tali, senza scambi di ruolo come può accadere quando qualsiasi persona con programmi presenti on line chiede canzoni complete sviluppate con AI per poi metterle in distribuzione sulle piattaforme. Ho letto che in media vengono pubblicate circa 20.000 canzoni al giorno fatte solo con AI e, questo dato, è terrificante. Non ho la più pallida idea se questo sia un dato reale o no ma, preso dalla curiosità, ho voluto accertarmi personalemente di come sia facile creare canzoni ( e parlo solo di canzoni) con programmi tipo Suno ecc ecc. Ebbene è così, in meno di un minuto si possono ottenere brani di qualità, in qualsiasi lingua e in qualsiasi genere musicale. E' il salto di qualità che la tecnologia sta facendo sulle competenze e sulla reale forma di un arte che deve rimanere tale e non trasformarsi in un giocattolo sforna canzoni. Ma il mondo sta andando in questa direzione, la nuova era è già cominciata...purtroppo. Io sono figlio della musica degli anni 70, che è nostalgicamente sopravissuta come esempio di creatività e arte e che, penso in tutta franchezza, siano da affiancare a tutti i grandi che della musioca hanno fatto una vera arte e, mi riferisco non solo a un genere musicale ma a qualsiasi, dal classico al jazz al rock ecc ecc. Ogni innovatore talentuoso va riconosciuto e non dimenticato perchè la musica , in questo caso specifico, è passata anche da loro evolvendosi. Ora torno sul tema iniziale e guardo quello che il panorama musicale offre ora e , con grandissimo dispiacere, vedo che gli spazi dedicati alla musica vera sono sempre più risicati perchè, a mio parere, poco fruttiferi per chi ci lavora...Ma è un controsenso assurdo, quello che rimane nella storia è l'arte e, sopratutto in Italia, di arte siamo sommersi! La immaginate la nostra terra senza le opere artistiche che abbiamo la enorme fortuna di avere? Che cosa sarebbe stata questa terra se invece di creare sculture, quadri, musiche che sono il patrimonio culturale nostro avessimo avuto prodotti di cassetto, usa e getta, consumismo ....E' una questione di cultura che deve trovare una spinta nelle scuole, nelle famiglie, nelle televisioni e non sto pensando a cose pallose ma a una educazione che insegni a rescindere il sacro dal profano, l'arte dall'usa e getta. Attenzione però, non sto affato dicendo che l'intelligenza artificiale sia negativa, anzi, se usata come strumento per migliorare qualsiasi cosa ben venga! In questo sito c'è AI come forma di presentazione dei brani musicali presentati, soltanto per comprederli meglio. La tecnologia è fantastica per poter creare al meglio, ripeto..per creare, quindi è solo un mezzo, uno strumento di lavoro che tra l'altro manca di particolari caratteristiche essenziali, non ha una emotività autentica perchè non ha una storia vissuta veramente, non ha poesia, non ha gli stimoli creativi umani, non è capace di inventare nulla perchè è priva di una reale coscienza, di un'anima, è solo una imitazione di ciò che gli srtisti hanno fatto...niente di più. In un mondo che corre verso l’automazione, io credo in un’altra direzione.
La musica non è un prodotto. È un gesto umano.L’intelligenza artificiale può imitare stili, generare suoni, mescolare formule.
Ma non può soffrire, amare, sognare.Non conosce il silenzio che precede una scelta, né il tremore di una nota che nasce dalla vita vissuta.Io compongo per esistere, non per riempire.Per comunicare, non per vendere.La mia musica nasce da errori, intuizioni, cadute e rinascite.È fragile, imperfetta, irripetibile.Ed è proprio lì che vive l’anima.
L’arte è relazione, non ripetizione.
Per questo, finché avrò voce, continuerò a scrivere musica umana.
Per chi sa ancora ascoltare.
Grazie per avere letto questo mio pensiero.